Storia delle terre ceche

500 - 1306: L'impero della Grande Moravia e la dinastia dei Premyslidi
1310 - 1378: Giovanni di Lussemburgo e Carlo IV
1415 - 1526: L'Epoca Hussita e Giorgio da Poděbrady
1526 - 1790: Gli Asburgo fino a Giuseppe II
1790 - 1914: Dalla Rinascita Nazionale alla fine della I guerra mondiale
1918 - 1945: La Prima Repubblica e la II guerra mondiale
1945 - 1989: L'Epoca Comunista
1989 - oggi: Dalla Rivoluzione di Velluto ad oggi


Dalla Rinascita Nazionale alla fine della I guerra mondiale

Un movimento nazionalista chiamato Rinascita Nazionale (národní obrození) ebbe origine alla fine del XVIII secolo con l'intento di restituire vita alla lingua, cultura ed identità nazionali ceche. Alcune delle figure di maggior risalto di questo movimento furono Josef Dobrovský e Josef Jungmann, che riuscirono ad introdurre lo studio della lingua ceca nelle scuole, e lo storico František Palacký, autore della Storia della Nazione Ceca. Vi fu anche una rinascita della letteratura ceca con la scrittrice Božena Němcová, il poeta romantico Karel Hynek Mácha, il rubricista politico Karel Havliček Borovský ed altri. Tra il 1834 ed il 1839 venne pubblicato in 5 volumi il primo dizionario della lingua ceca (il dizionario Ceco-Tedesco), opera di Josef Jungmann. Furono fondate istituzioni per celebrare la storia e la cultura ceche. Nel 1883 si ebbe l'apertura del Teatro Nazionale e nel 1890 fu la volta del Museo Nazionale.

Il XIX secolo fu anche caratterizato dalla Rivoluzione Industriale e dalla costruzione di fabbriche. Nel 1845 venne costruita una linea ferroviaria che collegava Vienna a Praga. La crescita dell'industria diede come risultato l'aumento della popolazione di Praga in seguito alle migrazioni verso la città dalle campagne.

L'inizio della fine della dinastia degli Asburgo arrivò con l'assassinio di Francesco Ferdinando nel 1914, evento che precedette la I guerra mondiale.

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